-
.
Si ci mancherebbe, è un vino da provare indubbiamente in quanto vino di punta di una delle primissime aziende vinicole ad impiantare vitigni bordolesi a Bolgheri, ma per i miei gusti il risultato è "troppo Bolgheri".
Sapaio invece non è un Bolgheri DOC ma un IGT in quanto nel blend dal 2015 sono presenti anche uve provenienti da Bibbona, zona più alta e fresca; ed è per queste ragioni secondo me più godibile proprio grazie alla maggiore acidità.
Devo dire che anche il fratello minore Volpolo si fa apprezzare, niente di memorabile ovviamente ma a quella cifra si trovano vini di zona decisamente peggiori.
In ogni caso delle annate recenti come per quasi tutti i toscani assolutamente da preferire la 2016 ed eventualmente la 2019.
[/QUOTE]
di Tenuta Argentiera che ne pensi? Io ho provato il loro "secondo vino" Villa Donoratico e in rapporto al prezzo mi è sembrato un buon prodotto
[/QUOTE]
Non ho mai bevuto il secondo vino, il loro Superiore è un bel prodotto ma overpriced imho. Continuo a preferire Sapaio a parità di prezzo.
Non sono un amante della DOC Bolgheri da come si è capito, ma avendo casa da quelle parti volente o nolente ne ho assaggiati tanti, ho riscontrato in generale una grande capacità di marketing; ripeto, sono quasi tutti buoni/ottimi prodotti, ma i prezzi sono un po'fuori scala.
Oltretutto ci sono tante aziende che propongono un sacco di vini diversi ed è abbastanza difficile orientarsi, soprattutto se si estende la ricerca a tutta la Maremma.
Sulla fascia di prezzo degli 80 € mi sento di consigliare anche Saffredi delle Pupille, dovrebbe essere un blend di CS e Merlot.. -
.
Grazie! Anche il zaffredi era in whishlist . -
.
Ragazzi, mi è stato chiesto un consiglio da una cara amica per due bottiglie da regalare al proprio compagno.
Gli ha regalato una cantinetta vini e vorrebbe fargliela trovare con dentro una bottiglia seria per tipologia (champagne, rosso, bianco).
LA bolla si è arrangiata, ma mi ha chiesto consiglio per quanto riguarda rosso e bianco.
Lui non è un intenditore, ma ha provato veramente molte etichette blasonate nel corso del tempo, quindi l'effetto wow del grande marchio non credo sia ricercato.
Avete qualche consiglio con un budget tra i 2-300 euro a bottiglia?
Grazie mille.. -
.Ragazzi, mi è stato chiesto un consiglio da una cara amica per due bottiglie da regalare al proprio compagno.
Gli ha regalato una cantinetta vini e vorrebbe fargliela trovare con dentro una bottiglia seria per tipologia (champagne, rosso, bianco).
LA bolla si è arrangiata, ma mi ha chiesto consiglio per quanto riguarda rosso e bianco.
Lui non è un intenditore, ma ha provato veramente molte etichette blasonate nel corso del tempo, quindi l'effetto wow del grande marchio non credo sia ricercato.
Avete qualche consiglio con un budget tra i 2-300 euro a bottiglia?
Grazie mille.
Corton Charlemagne e un grand cru Della cote de nuits per me. -
.Ragazzi, mi è stato chiesto un consiglio da una cara amica per due bottiglie da regalare al proprio compagno.
Gli ha regalato una cantinetta vini e vorrebbe fargliela trovare con dentro una bottiglia seria per tipologia (champagne, rosso, bianco).
LA bolla si è arrangiata, ma mi ha chiesto consiglio per quanto riguarda rosso e bianco.
Lui non è un intenditore, ma ha provato veramente molte etichette blasonate nel corso del tempo, quindi l'effetto wow del grande marchio non credo sia ricercato.
Avete qualche consiglio con un budget tra i 2-300 euro a bottiglia?
Grazie mille.
Detta così ci sono milioni di possibilità...
Qualche indicazione almeno su vitigni o zone preferite?. -
.
Ho riportato quanto mi è stato chiesto.
Lui davvero è uno a cui frega zero se beve Lambrusco o Romanèe-conti, ma per amicizie, frequentazioni etc, ha provato buona parte dei blasonati Italiani (rossi e bianchi). Non credo abbia provato francesci.
Anche io mi trovo molto in difficoltà a consigliare qualcosa.
Come rosso a primo impatto avrei consigliato un Amarone Dal Forno Romano con almeno 12-14 anni. Sul bianco il consiglio precedente mi è piaciuto molto.. -
.
Io con 5/600€ ne prenderei 6/7 da 80€ e ne le godrei di più (oltre a riempire un po’ la cantinetta) . -
.Io con 5/600€ ne prenderei 6/7 da 80€ e ne le godrei di più (oltre a riempire un po’ la cantinetta)
Anche, ma non sarà un problema riempirla successivamente.
Lei vuole 3 bottiglie di "livello" per fare un pochino di scena.. -
.Ragazzi, mi è stato chiesto un consiglio da una cara amica per due bottiglie da regalare al proprio compagno.
Gli ha regalato una cantinetta vini e vorrebbe fargliela trovare con dentro una bottiglia seria per tipologia (champagne, rosso, bianco).
LA bolla si è arrangiata, ma mi ha chiesto consiglio per quanto riguarda rosso e bianco.
Lui non è un intenditore, ma ha provato veramente molte etichette blasonate nel corso del tempo, quindi l'effetto wow del grande marchio non credo sia ricercato.
Avete qualche consiglio con un budget tra i 2-300 euro a bottiglia?
Grazie mille.
Io rosso starei in francia cercando questi:
- lynch bages
- beychevelle
- leoville barton
Qui sei in bordeaux e caschi bene e a mio avviso piu facile rispetto alla borgogna per non intenditori.
Per i bianchi un qualsiasi montrachet.. -
.Ho riportato quanto mi è stato chiesto.
Lui davvero è uno a cui frega zero se beve Lambrusco o Romanèe-conti, ma per amicizie, frequentazioni etc, ha provato buona parte dei blasonati Italiani (rossi e bianchi). Non credo abbia provato francesci.
Anche io mi trovo molto in difficoltà a consigliare qualcosa.
Come rosso a primo impatto avrei consigliato un Amarone Dal Forno Romano con almeno 12-14 anni. Sul bianco il consiglio precedente mi è piaciuto molto.
Capisco,
per quanto riguarda i bianchi, guardando in Borgogna, puoi orientarti su buoni Meursault (Roulot, Comte Lafon Clos de la Barre, Grivault Clos des Perrieres), Chassagne-Montrachet (Ramonet 1er Cru, Pierre-Yves Colin-Morey Chassagne Village, 1er se hai buoni contatti), Puligny-Montrachet (Etienne Sauzet 1Er, Benoit Ente Clos de la Truffiere), Chablis (Dauvissat Preuses o se hai buoni contatti Les Clos, Raveneau Chablis Village o 1er, stesso discorso), Corton-Charlemagne per me solo se trovi Bonneau du Martray in budget e preferibilmente con qualche anno sulle spalle. Con più intraprendenza si può optare per un Chalasses Marnes Bleues di Ganevat (Savagnin di Jura) oppure sui GGs di Keller, chiaramente riesling teutonico.
Sui rossi le cose si complicano, rimanendo su bottiglie "classiche" italiane opterei per Sassicaia, Pergole Torte, Barolo di Bartolo Mascarello, Giacosa, Rinaldi, Burlotto o Conterno, magari un Vigna Rionda Ester Canale, Amarone di Quintarelli. In Francia, a Bordeaux, potresti andare su Leoville Las Cases, Cos d'Estournel o Montrose con almeno una quindicina d'anni sulle spalle, in Borgogna ci sono infinite possibilità, molte cose interessanti anche in Rodano (in particolare i Cote Rotie LaLaLa di Guigal).. -
.
Azz.. consiglio non facile.
Opterei anch’io per piu bottiglie di livello magari francese piuttosto che 2/3 blasonate italiane per far sì che la cantinetta sembri più bella che vuota.
Con una media di 100 a boccia sai quanti ne passi di italiani??
Oppure fai un tris di grandi italiani mettendo Barolo (o Barbaresco) Brunello (o supertuscan) e Amarone.
🤪
Per i nomi andando sui top non sbagli certamente. -
.
Interessante articolo su Bordeaux
A Bordeaux non è in crisi solo il comparto dei vini entry level pagati pochi euro al litro, che ha portato, tra le altre cose, ad un piano di espianto da 9.000 ettari di vigna nella Gironda, e reso incandescenti le proteste dei viticoltori contro négociant e gdo. Ad essere in difficoltà, da qualche tempo, è anche il sistema dell’“En Primeur”, messo in crisi da diversi fattori. Da un mercato non più ricettivo come in passato per i vini di Bordeaux (che nel 2023, secondo i dati di Business France, hanno visto un calo del -12% nelle esportazioni in volume, ndr), alle difficoltà finanziarie dei négociant, ma anche da un combinato disposto che ha visto produzioni poco abbondanti nelle ultime annate, con la conseguenza che molti Châteaux hanno alzato e non poco i prezzi dei loro vini, mentre il mercato chiedeva l’esatto contrario. Situazione che sembra confermarsi, in maniera ancora più netta, in questi giorni, con l’attesa per i primi rilasci “ex château” a chiusura della “Semaine des Primeurs”, andata in scena nei giorni scorsi a Bordeaux, con sotto i riflettori la vendemmia 2023, con la regia dell’UNION DES GRANDS CRUS DE BORDEAUX, ed un pubblico dichiarato di 5.000 persone tra operatori, critici e collezionisti da tutto il mondo.. -
.Interessante articolo su Bordeaux
A Bordeaux non è in crisi solo il comparto dei vini entry level pagati pochi euro al litro, che ha portato, tra le altre cose, ad un piano di espianto da 9.000 ettari di vigna nella Gironda, e reso incandescenti le proteste dei viticoltori contro négociant e gdo. Ad essere in difficoltà, da qualche tempo, è anche il sistema dell’“En Primeur”, messo in crisi da diversi fattori. Da un mercato non più ricettivo come in passato per i vini di Bordeaux (che nel 2023, secondo i dati di Business France, hanno visto un calo del -12% nelle esportazioni in volume, ndr), alle difficoltà finanziarie dei négociant, ma anche da un combinato disposto che ha visto produzioni poco abbondanti nelle ultime annate, con la conseguenza che molti Châteaux hanno alzato e non poco i prezzi dei loro vini, mentre il mercato chiedeva l’esatto contrario. Situazione che sembra confermarsi, in maniera ancora più netta, in questi giorni, con l’attesa per i primi rilasci “ex château” a chiusura della “Semaine des Primeurs”, andata in scena nei giorni scorsi a Bordeaux, con sotto i riflettori la vendemmia 2023, con la regia dell’UNION DES GRANDS CRUS DE BORDEAUX, ed un pubblico dichiarato di 5.000 persone tra operatori, critici e collezionisti da tutto il mondo.
Io anche di grandi e grandissimi Bordeaux ne vedo stappare sempre meno.
Grandi vini cari e oltretutto vanno aspettati oltre un decennio.
Quindi li paghi tanto, li aspetti tanto e forse li bevi in mondo dove oggi di alternative c’è ne sono tante e naturalmente senza dover aspettare decenni per tiragli il collo e godere.
Oggi dove sempre meno persone anche estremamente benestanti non vivono più nelle magioni e nelle ville con cantine da 100mq fare stock infiniti é dura.. -
.
I prezzi dei vini secondo me sono diventati moooolto salati per chi come me non ha disponibilità illimitate. Champagne base passati in un anno da 35-40€ a 50-55€, rossi discreti da supermercato passati da 15 a 20€, supertuscan che trovavi abbondantemente sotto i 100€ ora li ritrovi a 130-150€… In Valpolicella dove spesso faccio degustazioni hanno i magazzini pieni di invenduto le cantine; puoi fare anche un ottimo Amarone ma se sei una cantina giovane non puoi propormelo a 50-60€. . -
.
Le offerte aumentano, e si riesce a trovare in giro anche qualche “mammasantissima” senza essere top buyers. Ci si va lentamente muovendo verso una nuova normalità. .